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Cosa si intende?

Al contrario dell’apicoltura da nomadismo, quella stanziale è riferita alle postazioni fisse degli apiari. Scelto un terreno, lasceremo le api nello stesso posto per tutto l’anno. Su alcuni nostri apiari, pratichiamo questo tipo di apicoltura. Rispetto al nomadismo, il vantaggio è che non si dovranno mai effettuare operazioni di chiusure case, caricamento e scaricamento dagli autocarri e svariati viaggi per seguire le varie fioriture.

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Come operiamo in tal senso

La selezione dei terreni dove praticare l’apicoltura stanziale è tutt’altro che semplice: collochiamo i nostri alveari in aree verdi non coltivate prediligendo le zone boschive, per garantire l’assenza di contaminanti ambientali nel miele che produciamo. Oltre a tener conto della scelta sulla base della lontananza da possibili fonti di inquinamento, cerchiamo postazioni dove siano garantite più fioriture nel corso dell’anno, in questo modo le api avranno a disposizione una risorsa naturale di polline e nettare per sopperire alle proprie necessità alimentari.Il terreno scelto, dovrà rispettare delle caratteristiche di temperatura, umidità, vento, esposizione al sole idonee allo sviluppo e mantenimento delle famiglie nel corso di tutto l’anno. Giusto per rendere l’idea, posti dove le temperature invernali sono troppo rigide, luoghi dove potrebbero soffiare per lunghi periodi raffiche di vento che disturbano il volo delle api ed asciugano il nettare dei fiori, affossamenti nei quali ristagna l’umidità, zone con una bassa esposizione quotidiana al sole, sono tutti posti da evitare. È anche necessario che nelle vicinanze delle postazioni sia presente una fonte di approvvigionamento idrico per le api.
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Cosa è richiesto da parte di noi apicoltori

La conoscenza del territorio e dei vari microclimi che caratterizzano la nostra valle, sono aspetti fondamentali. Una postazione errata può condizionare negativamente la vita delle famiglie di un intero apiario. Il cambiamento climatico al quale purtroppo abbiamo assistito negli ultimi anni, sta rendendo sempre più complicata la selezione dei terreni e soprattutto il ciclo vitale di questi instancabili insetti.
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