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Il vasetto e la sua storia

Una accurata scelta dei terreni dove andare a posizionare i nostri apiari. Questo è il primo ed importante fattore per garantire la produzione di un miele di qualità da parte delle nostre api. La selezione viene fatta tenendo conto di fattori quali:

  • Le zone dove si potrà trovare in abbondanza una determinata fioritura;
  • Una elevata distanza da impianti industriali, centri abitati ed altre fonti di possibile inquinamento;
  • Una possibile fonte di approvvigionamento idrico per le api;
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La prima visita stagionale a ciascuna casetta

Verso metà marzo, all’inizio della primavera, le temperature iniziano a farsi più miti. In questo periodo dell’anno, percependo le variazioni climatiche favorevoli e grazie ad un corretto svernamento, le api iniziano ad incrementare il loro numero. Giunge così il momento dell’intervento da parte nostra. Facciamo visita ad ogni singola casetta dei nostri apiari per vedere le condizioni di ciascuna famiglia di api, per valutare la loro salute e permettere loro di fare il primo raccolto di tarassaco nella bassa valle ed in contemporanea del ciliegio selvatico, al quale si susseguiranno l’acacia, un miele tutti i fiori di montagna a quota 1000m ed alta montagna a quota 1500-1600m; in concomitanza con questi raccolti, verranno spostate alcune famiglie per il raccolto del tiglio e del castagno e la stagione terminerà con il raccolto della melata di bosco.
Effettuiamo inoltre una accurata selezione di alcune famiglie che riteniamo essere particolarmente forti per fare un raccolto del rinomato miele di rododendro. Questo si rende necessario, in quanto desiderando un miele puro MONOFLOREALE di rododendro, le famiglie vengono stanziate in un terreno posizionato a 2000m di quota. Solo le migliori famiglie possono resistere alle difficili condizioni climatiche presenti a simili altitudini garantendo la loro sopravvivenza e, per il cliente, la purezza di un miele sempre più difficile da ottenere.

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Le operazioni di rimozione melari per ciascun raccolto

Al termine di ciascun raccolto, noi apicoltori ci rechiamo presso gli apiari per effettuare l’operazione di rimozione melari. Da ciascuna casetta, togliamo il melario contente i vari telaini nei quali le instancabili api hanno stoccato il miele.
Nel caso ci sia abbondanza di raccolto, i melari su ciascuna casetta possono essere superiori al singolo.
I melari rimossi da ogni famiglia, vengono manualmente sostituiti con uno nuovo, per preparare la casa alla successiva fioritura ed evitare che i mieli possano contaminarsi con altri raccolti. Solo in questo modo possiamo garantire un miele monofloreale il più puro possibile.
Per evitare lo spopolamento delle famiglie, usiamo un apposito soffiatore per “rimuovere” le api dal melario. Questa operazione viene eseguita su ogni casetta ed ogni melario, al termine di ciascuna fioritura. I melari vengono manualmente posizionati sui nostri autocarri e poi portati nella nostra sede di Brossasco.

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La smielatura dei telaini di miele

Giunti nella nostra sede di Brossasco, scarichiamo i melari e li posizioniamo uno ad uno nel nostro laboratorio, dove li lasceremo a deumidificare. Quando il miele raggiungerà il tasso di umidità corretto, procederemo con la smielatura. Questa fase, consiste nella rimozione del miele da ciascun telaino dei melari.
Alcuni favi di miele presentano degli opercoli, ovvero le classiche celle esagonali di miele, chiuse con uno sottile strato di cera impermeabile (cera di opercolo), proprio come si può vedere nella foto qui accanto.
Tramite una apposita macchina semiautomatica (detta disopercolatrice), tali celle vengono aperte e preparate per la fase successiva. Ogni telaino viene da noi controllato visivamente da ambo le parti, e nel caso siano ancora presenti degli opercoli, verranno aperti manualmente con un apposito attrezzo. Ogni telaino viene poi posizionato nello smielatore.
Grazie all’effetto della forza centrifuga generata da un moto rotatorio, il miele fuoriesce dai favi e giunge in una apposita vasca dove viene filtrato in più passaggi: eventuali residui di cera, frammenti di telaio della precedente fase verranno setacciati.

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La decantazione del miele

Il miele ottenuto da questa fase, viene pompato e ulteriormente filtrato prima di giungere nei decantatori, più comunemente chiamati maturatori. Sono appositi contenitori in acciaio inox adatti alla conservazione di prodotti alimentari; qui il miele verrà stoccato e lasciato a decantare per 20 giorni o più. Ciò permetterà al miele di dividersi dalle bollicine di aria prodotte dalle precedenti fasi e da altri eventuali residui ancora presenti. Tali fasi, vengono eseguite a freddo e nel pieno rispetto dei tradizionali metodi di produzione. Solo con una lavorazione artigianale possiamo mantenere invariate e le caratteristiche del miele, perché il nostro obbiettivo è quello di fornire un prodotto finale inalterato e naturale; desideriamo che il miele presente nel vostro vasetto di vetro rispetti la nostra filosofia di lavoro e anche quella delle nostre api.

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L'invasettamento e l'etichettatura

La storia del vasetto però non è ancora terminata…
Dopo il periodo di decantazione, procediamo con la fase di invasettamento. Ci avvaliamo di una macchina invasettatrice semiautomatica che preleva il miele dai maturatori e lo trasferisce nei vasetti, i quali vengono poi etichettati manualmente uno ad uno ed infine esposti nel nostro punto vendita.

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